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Negli ultimi anni, a integrazione della tradizionale offerta educativa scolastica, hanno sempre più importanza le iniziative promosse da dipartimenti didattici, gruppi di ricerca o da specialisti dell’educazione, organizzate all’interno di spazi museali oppure sul territorio. Iniziative ed installazioni temporanee, spesso risultanti dalla collaborazione di un variegato gruppo di professionisti: educatori, designer, performer, maestri dell’arte e pedagogisti; per un’offerta curata e ponderata, parallela e mai antitetica a quella più istituzionale.

In un luogo insolito, tra arte, design e paesaggio: una valle alpina di straordinaria bellezza, ricca di storia e cultura, speciale nel suo impianto urbanistico-architettonico. Nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi, seguendo un sentiero che come un ricamo collega antiche contrade. Una giornata di sperimentazione, interazione e dialogo; con inconsuete modalità educative per bambini e ragazzi, che invitino anche l’adulto a parteciparvi. A forte dicotomia tra design moderno e paesaggio tradizionale, un connubio insospettabile dagli esiti inaspettati, a beneficio del pubblico fruitore, ma anche a beneficio del territorio stesso che vive. Una giornata-festival, un’edizione 2025 dedicata al concetto di “casa” e le sue molteplici interpretazioni possibili: casa-architettura, casa-rifugio, casa-intimità, …

Dieci installazioni, un museo fuori dal museo, con opere individuali o collettive, per favorire la libera sperimentazione e il libero gioco. Un range creativo che spazia dal design all’architettura, passando attraverso l’arte, il gioco e la performance - in collaborazione con ospiti nazionali e internazionali, professionisti e maestri nella loro arte:

da un’idea di Chiara Basilico, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Gavazzeni.

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