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Negli ultimi anni, a integrazione della tradizionale offerta educativa scolastica, hanno sempre più importanza le iniziative promosse da dipartimenti didattici, gruppi di ricerca o da specialisti dell’educazione, organizzate all’interno di spazi museali oppure sul territorio. Iniziative ed installazioni temporanee, spesso risultanti dalla collaborazione di un variegato gruppo di professionisti: educatori, designer, performer, maestri dell’arte e pedagogisti; per un’offerta curata e ponderata, parallela e mai antitetica a quella più istituzionale.

In un luogo insolito, tra arte, design e paesaggio: una valle alpina di straordinaria bellezza, ricca di storia e cultura, speciale nel suo impianto urbanistico-architettonico. Nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi, seguendo un sentiero che come un ricamo collega antiche contrade. Una giornata di sperimentazione, interazione e dialogo; con inconsuete modalità educative per bambini e ragazzi, che invitino anche l’adulto a parteciparvi. A forte dicotomia tra design moderno e paesaggio tradizionale, un connubio insospettabile dagli esiti inaspettati, a beneficio del pubblico fruitore, ma anche a beneficio del territorio stesso che vive. Una mostra-gioco per conoscere o approfondire tutto ciò che riguarda il mondo del colore.

Quindici installazioni, un museo fuori dal museo, con attività individuali o collettive, per favorire la libera sperimentazione e il libero gioco. Un range creativo che spazia dal design all’architettura, passando attraverso l’arte, la fotografia e la performance, avente come tema conduttore il colore e le sue interpretazioni. Scomposizioni e composizioni luminose, sintesi cromatica, percezione dei colori, ombre e regole armoniche: il colore e la luce rappresentano un vasto ambito della fisica, ma anche dell’arte, della letteratura e della filosofia.